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La Storia Il primo permissionario fu il Signor Francesco Salvi che acquistò il permesso dal proprietario dei terreni. Nel biennio 1867-69 vennero estratti 52.429 quintali di calamina per un valore in lire pari a 461.881. La miniera fu poi accordata nel 1888 all'Ing. Gustavo Cappa rappresentante della Società Vieille Montagne. Il titolo minerario copriva una superficie di oltre 366 ettari. Venivano coltivate le calamine (silicati e carbonati di zinco), le quali presentavano un giacitura che seguiva nettamente la stratificazione del calcare, restringendosi in profondità. Negli anni '30 la miniera pervenne al gruppo AMMI. Nel 1993 l'attività si svolgeva in profondità con gallerie collegate alla miniera Acquaresi. Il villaggio Montecani sorgeva nella sella fra Masua e Acquaresi, fu quasi totalmente raso al suolo per permettere l'allargamento della strada Masua - Buggerru. Di quello che era il villaggio della miniera rimangono oramai i ruderi della centrale elettrica e qualche altro edificio diroccato. I minerali di Montecani Aragonite, Barite, Calcite, Emimorfite, Galena Argentifera, Idrozincite, Sfalerite. Bibliografia FADDA ANTONIO FRANCO "Sardegna, guida ai tesori nascosti" - Cagliari, Ed. Coedisar, 1994. MEZZOLANI SANDRO e SIMONCINI ANDREA "Sardegna da Salvare. Storia, Paesaggi, Architetture delle Miniere" VOL XIII. Nuoro, Ed.Archivio Fotografico Sardo, 2007. SELLA QUINTINO "Relazione sulle condizioni dell'industria mineraria in Sardegna" 1871. Carta Geologica 1:25.000 Capo Pecora-Guspini, Foglio 224-225. Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997 Vota questa miniera Questa pagina è stata visitata 4909 volte |
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