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(Miniere di Iglesiente-Marganai)
Miniera di Barraxiutta (o Barrasciutta)

Miniera di
Iglesiente-Marganai

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  7. San Vito - Villaputzu
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  10. Iglesias-Gonnesa
  11. Iglesias-Marganai (Domusnovas)
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  20. Orani - Nuorese
  21. Sassarese
  22. La Maddalena - Gallura
le miniere del Marganai

La miniera di Barraxiutta si trova alla confluenza tra i due torrenti di Rio Sa Duchessa e Gutturu Melfi (nella foto), immersa in una esuberante foresta di lecci.

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Venne aperta su concessione accordata il 12 settembre 1866 alla Società Monte Santo, su richiesta inoltrata il 7 luglio 1863 per la coltivazione di un giacimento di galena.

Il titolo minerario venne rilasciato per i soli minerali di piombo e soltanto successivamente fu esteso ai minerali di zinco e rame.

Negli anni 20 del '900 la miniera passņ alla Soc. An. Miniere di Lanusei e successivamente alla Soc. An. Rame Italiano nel 1936 che installņ un piccolo impianto di flottazione da 90 t/giorno.

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Vi venne realizzato un piccolo centro minerario e, sul lato destro della valle, un impianto di flottazione a fianco del quale oggi si trova una enorme discarica di residui di lavorazione che contengono una gran quantità di materiali inquinanti.

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Nel 1941 la miniera passņ all'AMMI (Aziende Minerarie e Metallurgiche Italiane) e ancora negli anni Cinquanta vi lavoravano circa 200 operai, che in parte vivevano nel villaggio. Vi si producevano circa 3500 tonnellate di tout venant; i lavori di coltivazione continuarono fino al 1968, anno in cui furono abbandonati.

I cantieri in attivitą erano i seguenti: Monte Nieddu, Barrasciutta, Monte Cristo, Scavo Fortuna, Vene Pinna Ganau.

Successivamente nel 1979 la miniera passò alla SAMIN (Sarda Miniere) e nel 1986 alla SIM (Società Italiana Miniere), che procedette alla sua chiusura definitiva.

Nelle sue discariche si possono trovare i seguenti minerali: aragonite, auricalcite, azzurrite, calcite, calcopirite, cerussite, crisocolla, dolomite, emimorfite, galena, goethite, leadhillite, malachite, pirite, quarzo, siderite, smithsonite.

Geologia e Mineralizzazione

L'area in esame č caratterizzata dalla presenza dei calcari ceroidi cambrici frequentemente cavernosi, oltre a scisti e calcescisti. La mineralizzazione č interstratificata nei calcari ed č di genesi idrotermale (medio/alta) legata alla messa in posto dei graniti. La mineralizzazione era formata da vene di ossidi di ferro e manganese, contenenti ferriti e manganiti, con filoncelli di carbonati di piombo e zinco oltre a ossidi e solfuri vari.

Altre piccole miniere.

Miniera di Monte Narba di Domusnovas (Piombo, Argento e Zinco); attiva gią in periodo pisano ed aragonese, nel 1921 venne affidata al Sig. Rodriguez Don Libero.

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