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La miniera di Tacconis è raggiungibile dalla strada sterrata che partendo dalla Cantoniera di Monte Acuto (Acutzu Sinniesu, lungo la S.S. 125), costeggia prima la miniera di S'Arcilloni e poi quella di Tacconis. Tale sito minerario è riconoscibile dalla presenza di una grande discarica che si getta sul sottostante Rio Ollastu, laddove la valle sembra aprirsi e la vegetazione si fa più bassa e rada. Anche questa miniera come quelle di Tuviois, Serra S'Ilixi, Nicola Secci e S'Arcilloni fa parte della famosa via dell'Argento del Sarrabus. La Storia Le prime esplorazioni in questa area mineraria risalono al 1883, ma come per le altre miniere del Rio Ollastu, fu Leon Gouin ad acquisirne i diritti di sfruttamento; nel 1887 lo stesso Gouin fondò la Società Tacconis Sarrabus ed ottenne la concessione mineraria.
Vennero individuate le lenti ricche in argento che si presentavano con una ganga di tipo baritico, fluoritico e calcitico; iniziò così lo sfruttamento del giacimento con la apertura di 5 livelli di gallerie in 90 metri di dislivello: Galleria Agus, Agnese, Giulia, Alessandrina ed il Livello 20. Si insediò inoltre un piccolo villaggio di minatori e venne costruita una piccola laveria che trattava anche i minerali della vicina Miniera di Nicola Secci. Nel 1897 la miniera passò alla Società di Rio Ollastu (Societè des Mines du Rio Ollastu) che operò in quest'area fino al 1913, anno della revoca; sotto la gestione di tale Società si ebbe la massima produttività, concentrando le coltivazioni nei cantieri di Mindarrì e Berritta. In quest'ultimo cantiere dal 1936 vi lavorò anche la Società Pernis-D'Aquila alla ricerca di quella galena argentifera che si manifestò però povera in argento. Negli anni '40 i permessi di ricerca passarono prima alla Società Industrie Montanistiche Venezia Riva del Garbon e successivamente agli Ingg. S. e F. Tocco di Cagliari che concentrarono le ricerche nel cantiere di Bruncu su Senzu. Dal 1957 prima la RIMISA e poi la PROGEMISA effettuarono delle ricerche per fluorite nell'area con risultati deludenti. Allo spettatore che si affaccia sulla grande vallata del Rio Ollastu, la miniera di Tacconis appare in tutto il suo fascino anche se il Rio che la costeggia e la vegetazione stanno lentamente cancellando il passato di questa antica miniera d'argento. Altre piccole miniere Miniera di Arcu Mannu - Bruncu Arrubiu - Rocca Arricelli: miniera di fluorite coltivata dalla SARRAMIN Spa negli anni '50; sono presenti delle discariche, qualche imbocco di galleria e quel che resta di una teleferica presso il Cuile Malloru. I minerali di Tacconis Argento nativo, Cerargirite, Cerussite, Embolite (Clorargirite bromifera), Fluorite, Galena argentifera. Bibliografia MEZZOLANI SANDRO e SIMONCINI ANDREA La Miniera D'Argento di Monte Narba, Storia e Ricordi" - GIA editrice, Cagliari, 1989. STARA P., RIZZO R., TANCA G.A. "Iglesiente - Arburese, Miniere e Minerali Vol. 3" - Edizione associazione e gruppi mineralogici italiani. FADDA ANTONIO FRANCO"Sardegna, Guida ai tesori nascosti" - Ed. Coedisar, Cagliari 1994. FAA MAURIZIO "Le miniere argentifere del Sarrabus" - Bollettino bibliografico e rassegna archivistica e di studi storici della Sardegna : [quaderni del Comitato di Cagliari dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano]. - N.S., a. 5, n. 9 (1988)-. - Cagliari : [s. n.,1988]. DE CASTRO C. "Descrizione geologico mineraria della zona argentifera del Sarrabus" - pubblicata a cura del R. Ufficio Geologico. - Roma : Tip. Nazionale, 1890. - VII, 68 p., 6 c. di tav. ;+ 1 carta geologica. TRAVERSO STEFANO "Note sulla geologia e sui giacimenti del Sarrabus" - Torino : Casanova, 1890. - 57 p., + 1 c. geol. Carta Geologica 1:25.000 ,Foglio 226 Mandas, 1959. Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997. Questa pagina ? stata visitata 64536 volte |
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