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(Miniere di Ogliastra)
Miniera di Talana

Le miniere di
Ogliastra

  1. Fluminimaggiore
  2. Gonnosfanadiga-Villacidro
  3. Sardegna centrale
  4. Monte Narba (San Vito-Muravera)
  5. Salto di Quirra - Gerrei
  6. Nurra (Alghero) e Planargia
  7. San Vito - Villaputzu
  8. Rio Ollastu (Burcei)
  9. Arburese (Arbus)
  10. Iglesias-Gonnesa
  11. Iglesias-Marganai (Domusnovas)
  12. Monte Arci (Pau)
  13. Sulcis (alto e basso)
  14. Salto di Gessa (Buggerru)
  15. Barbagia - Alto Sarcidano
  16. Gerrei - Parteolla
  17. Monte Albo (Lula)
  18. Silius
  19. Ogliastra
  20. Orani - Nuorese
  21. Sassarese
  22. La Maddalena - Gallura

Le Sconosciute Miniere di Talana

Il territorio di Talana nasconde antiche tracce di un passato minerario; sia a Sud che a Nord del paese sono presenti i segni delle ricerche minerarie iniziate già nel 1500.

Ora Talana è un bel paesino arroccato sui monti dell'Ogliastra, ma verso la fine dell'800 risultava alquanto disagevole raggiungerlo: leggiamo nel libro di Gustavo Strafforello: "Posta all'estremità della montagna Badori (o Balori), con vie anguste ed irregolari e quel ch'è peggio aspre e malagevoli...case in granito cementato e argilla, senza cortile...parrocchiale meschina e brutta di San Michele e Santa Marta...vi sono nel territorio indizi di ferro e di piombo".

Le miniere

La miniera di Genna Artiduli (detta anche Arcu Nortiduri) è posta a Nord-Ovest rispetto a Talana e non è difficoltoso raggiungerla. Di tale miniera di zinco restano pochi indizi, fra cui qualche scavo e poche gallerie; purtroppo a tutt'oggi non disponiamo di notizie storiche.

Lungo la strada che da Talana conduce a Villagrande Strisaili, sono ubicate le miniere di Su Leonargiu, di Sorberine e di Zippiri Cardaxius. Le miniere di Campospino e Orcesi erano invece ubicate a Nord-Est rispetto al paese.

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La Storia

Nel libro di Quintino Sella sulle condizioni dell'industria mineraria sarda, si fa riferimento ad antiche esplorazioni nel territorio di Talana già nel 1551 da parte di una società sarda formata dagli ogliastrini Pedro Sanna e Serafin Dessì capeggiata dal genovese Agostin Lusu. In quel periodo era attiva la miniera di Monte Aguda, distante circa 10 km da Talana, ubicata nel salto detto di Baccu Nieddu, o anche Gorbini is terras malas.

Nel 1763 i giacimenti minerari di Talana vengono descritti dal Cav. Pietro Belly, il quale sostiene che alcuni ricercatori estraevano del materiale argentifero: erano attive in quel periodo due miniere di piombo argentifero, una in località Zippiri e l'altra in località Riu de Cani.

Nel 1804 racconta il Cav. Giacomo Vichard di San Real di enormi ricchezze argentifere guadagnate dal Vicario Pisano di Ilbono, che a quanto pare, minacciò di uccidere tutti coloro che avessero svelato l'ubicazione della miniera di Zippiri. Un'altra miniera di piombo era quella di Orcesia (detta anche Sorberino), dove erano stati realizzati diversi lavori nel 1837 per opera dell'Ing. Francesco Mameli, così come in quella di Su Leonargiu.

Nel 1806 il danese Conte Eduardo di Vargas, intendendo rilevare le miniere dell'isola stese una relazione in cui menzionò le miniere di Monte d'Oro (forse riferendosi a Monte Idolo di Arzana vedi scheda), Nardalei, e Sa Corona de sa Pruna in territorio di Talana; in quest'ultimo sito era presente un filone mineralizzato a marcassite e rame con ganga fluoritica.

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Anche il generale Alberto della Marmora descrive le miniere di Talana e cita quelle di Monte Robiu, Su Leonargiu, Su Zippiri de Cardargiu e Orcesia (o Sorberino). Queste miniere vengono poi ulteriormente descritte nel 1854 da Candido Baldracco:

Nella miniera di Perda Menga era stata realizzata dall'Ing. Mameli una galleria di 8 metri per ricercare indizi di pirite ferrifera. Ad Orcesia era stata realizzata una trincea lunga 5 metri ed una galleria di 1,60 metri. A Monte Robiu si scavarono nello scisto 2 gallerie profonde poco più di 2 metri. A Su Zippiri e a Su Leonargiu erano presenti diversi scavi.

Nel 1871 vengono effettuate esplorazioni per galena argentifera nelle località di Campospino, Orcesi e Zippiri Cardaxius.

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La Geologia

Il territorio di Talana è caratterizzato da rocce metamorfiche e rocce magmatiche. Tra le prime citiamo gli scisti del paleozoico, mentre tra le seconde una ricca varietà di graniti, porfidi e porfiriti a cui si accompagnano molteplici filoni mineralizzati più o meno ricchi, che furono oggetto di lavori minerari.

I Minerali del territorio di Talana

Blenda, Galena, Limonite, Marcassite, Pirite cuprifera.


Questa pagina è stata realizzata anche grazie all'aiuto di Massimo Melis.


Bibliografia

SELLA QUINTINO "Relazione sulle condizioni dell'industria mineraria in Sardegna" - 1871.

AMAT DI SAN FILIPPO PAOLO "Ogliastra mineraria".

BALDRACCO CANDIDO "Cenni sulla costituzione metallifera della Sardegna" – Torino, 1854.

VACCA ODONE ENRICO "Itinerario generale dell'Isola di Sardegna" - GIA Editrice, 1881.

FADDA ANTONIO FRANCO "Sardegna, guida ai tesori nascosti" - Cagliari, Ed. Coedisar, 1994.

Carta Geologica 1:25.000, Foglio 219 Lanusei, 1960.

Carta Geologica 1:25.000, Foglio 208 ,Dorgali 1971.

Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997.

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