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Le tracce minerarie del permesso di ricerca di Genna Muxerru nel territorio di Gonnosfanadiga sono poche e nascoste tra il fitto bosco di lecci e querce; alla miniera si arriva mediante una strada sterrata (privata!) che parte dal ponte lungo la confluenza del Rio Piras con i Rii Tuviois e Perda 'e Pibera, a 4 km da Gonnosfanadiga. Quel che resta di visibile della miniera č una discarica mineraria dal caratteristico colore giallo-rosso, dato dagli ossidati e dai solfuri ferrosi, la quale si incontra salendo per la strada sterrata che conduce ad un ovile, posto alle falde di cuccuru Genna Muxerru. La mineralizzazione a galena, blenda e ferro affiorava al contatto tra i graniti ercinici e gli scisti paleozoici. Le ricerche nell'area di Genna Muxerru risalgono alla prima decade del '900; infatti tra il 1915-18 era attivo un permesso di ricerca tra quota 554 m. e la valle omonima di proprietą della Soc. Toscana Industrie Agricole e Minerarie. Negli anni '50 il permesso di ricerca era di proprietą del Geometra Saba di Guspini assieme ad altri due soci. Risulta che nel 1957 fu la Soc. Breda (gią proprietaria della miniera di Salaponi a Gonnosfanadiga) a riprendere antichi scavi in sotterraneo ed estrarre nella localitą di Genna Brebeis 800 tonnellate di limonite, un ossido idrato di ferro dal caratteristico colore giallo. In localitą Monte Idda furono invece riprese antiche gallerie. Le ricerche minerarie per galena, blenda, pirite, limonite ed ematite si susseguirono nelle localitą di Serra sa Perda, Monte Idda, Genna Brebeis. In particolare a Serra sa Perda era attivo un permesso di ricerca per gli stessi minerali di proprietą dei Sig.ri Garau-Fanari e Carreras-Sogus; i lavori venivano portati avanti con trincee e gallerie. Dal 1936 al 1945 la Societą Naz. Cogne di Torino eseguiva ricerche nell'area di Campo Baranta, lungo il rio Perda Cominu per minerali di piombo, argento, zinco, nickel, cobalto, molibdeno, wolframio e stagno. Tra il 1976 e il 1985 era invece attivo il permesso Genna Muxerru, di proprietą dei Fratelli Scalas Spa di Iglesias, che in un'area di 260 ettari ricercavano piombo, zinco, ferro e rame. Nei primi anni vennero effettuati rilievi geominerari e topografici, vennero fatte analisi e studi giacimentologici che portarono alla realizzazione di trincee Nord/Sud e di scavi del cappellaccio ferroso, utilizzando ruspe e pale meccaniche. La Geologia L'area di Genna Muxerru č geologicamente caratterizzata da rocce magmatiche erciniche e da metamorfiti paleozoiche; in particolar modo le metamorfiti affiorano ad ovest di Genna Muxerru con i metacalcari del Siluriano-Devoniano (?), mentre nell'area pił prossima alla miniera affiorano le metargilliti nere (black shales) a graptoliti del Siluriano e le ardesie-scisti (slates) dell'Ordoviciano superiore. Tutto attorno i graniti ercinici dell'Arburese accompagnati dai porfidi granitici. La localitą di Genna Muxerru č nota dal punto di vista paleontologico perchč gli scisti neri del Siluriano sono in alcuni punti fossiliferi, e contengono soprattutto frammenti di graptoliti (Petalograptus, Pristiograptus, Monograptus, Spyrograptus, Dictyonema e altri), ritenuti veri e propri fossili guida del Paleozoico. La Mineralizzazione Su tutta la zona in esame sono noti depositi di ferro, crostoni di limonite spugnosa di spessore tra i 2 e i 3 metri. Si ritiene che la limonite sia stata deposta da acque di scorrimento superficiale, cariche di sali di ferro dilavati da depositi poco profondi e poi rideposti in forma di crostoni. Tale mineralizzazione si trova alternata a strati di scisto e impregnazioni di pirite con galena e blenda di pochi millimetri di spessore. La genesi della mineralizzazione viene ritenuta Pneumatolitico (per la deposizione della pirite) - Idrotermale (per la deposizione della blenda e della galena). I Minerali di Genna Muxerru Blenda, Ematite, Galena, Goethite, Pirite, minerali di Argento e Cadmio. Bibliografia Archivio EMSA - Progemisa LEONE F., PISCHEDDA R., BARCA S. e FARRIS M. "Geological sketch-map of Genna Muxerru". STORCH P., SERPAGLI E. "Lower Silurian Graptolites from Southwestern Sardinia", Boll. Soc. Pal. Ita, 1993. Carta Geologica in scala 1:50.000, Foglio n. 547, Villacidro. Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997. Questa pagina ? stata visitata 60582 volte |
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