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La miniera di bauxite è ubicata nella Nurra, a Nord - Est rispetto al paese di Olmedo, il quale dista 68 km da Sassari e 25 km da Alghero. La Miniera Il giacimento bauxitico fu scoperto nel 1991 e venne coltivato per l'estrazione dell'allumina (es. polo industriale di EURALLUMINA di Portovesme) che sta alla base della lavorazione dell'alluminio. La concessione mineraria di Bauxite, Bentonite, Caolino, denominata Olmedo venne rilasciata alla Società Sarda Bauxite S.p.a. dall'Assessorato regionale dell'Industria nel 1992, estesa su una superficie di circa 3500 ettari di cui 50 coltivati in sottosuolo. Dal 2007 la multinazionale greca Silver & Baryte Industrial Minerals, dopo un anno e mezzo di gestione provvisoria, ha ottenuto la concessione definitiva (per 15 anni) della miniera. In località Graxioleddu, a Nord - Est dell'abitato di Olmedo, la Società coltiva la bauxite in sotterraneo, mediante il metodo di coltivazione a camere e pilastri. La struttura di superficie della miniera è costituita da una serie di piazzali (per una superficie complessiva di circa 2,5 ettari), dove il minerale estratto dal sottosuolo subisce un primo trattamento di frantumazione, vagliatura e quindi stoccaggio; In località Montiju de su Cossu, nel territorio di Alghero, sono previste operazioni minerarie a cielo aperto mediante l'utilizzo del metodo di coltivazione a gradoni. Quella di Olmedo risulta un'ottima bauxite monoidrata con alto tenore di ossidi alluminio e basso tenore in ferro. Nel 2015 la miniera è gestita dalla società francese S&B che deve far fronte alla chiusura e risolvere la situazione dei 35 minatori che vi lavorano. Marzo 2018, i minatori occupano i pozzi in attesa di avere risposte sul loro futuro occupazionale. Il giacimento Le bauxiti che affiorano nella Nurra (Capo Caccia, M. Perdosu, M. Doglia, Fertilia, M. Nurra, Olmedo, Uri) si sono formate durante il Cretaceo, in conseguenza di una fase di emersione del basamento carbonatico mesozoico. Il processo di bauxitizzazione ha coinvolto le rocce carbonatiche (marne, calcari, dolomie ecc.) partendo dalla parte più superficiale fino a quella più profonda, causando un graduale accumulo di ossidi di alluminio. Le bauxiti poggiano su terreni che vanno dal cretaceo inferiore al giurassico superiore; Sulle marne in località Graxioleddu le bauxiti, si sono sviluppate in situ, per decalcificazione delle marne stesse, formando "depositi-strato" con grande continuità laterale (fino a circa 3 Km) e spessore costante (mediamente 3 m). Sulle rocce calcareo-dolomitiche si svilupparono invece intensi fenomeni carsici e i depositi bauxitici hanno un notevole sviluppo verticale, con estensioni ridotte. Bibliografia MANCONI FRANCESCO "Le Miniere e i Minatori della Sardegna" - Silvana Editoriale, Milano 1986. Carta Geologica 1:25.000, Foglio 192, Alghero, 1959. Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997.
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