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La miniera di Is Murvonis è facilmente raggiungibile da Domusnovas, mediante la strada asfaltata che conduce alla grotta di San Giovanni. La miniera di Is Murvonis è distante qualche centinaio di metri in linea d'aria dalla strada che conduce alla famosa grotta.
La Storia Nel 1870 risulta vigente un permesso di ricerca per Piombo e Zinco, col nome di Is Murvonis; nel 1955 un altro permesso di ricerca per minerali di Bario e Fluoro venne accordato alla Ditta F. Piscedda. Nel 1960 l'area venne concessa alla Società Is Murvonis Spa per la coltivazione di minerali fluoritici e baritici; venne inglobato nella concessione anche il vicino permesso di S'Arcaredda (scoperto nel 1890, Piombo e Zinco), ubicato oltre la grotta di San Giovanni. Nel 1963 le concessioni vennero trasferite alla Società Monreale che coltivava la miniera di fluorite di Monreale a Sardara (vedi miniere di Sardara). Le concessioni passarono poi alla Società Mineraria Silius nel 1968 assieme alle miniere di Sardara. Nel 1984 la miniera venne chiusa a causa delle sfavorevoli congiunture di mercato della fluorite. Nella miniera di Is Murvonis vennero scavati 5 livelli con pozzetti e sottolivelli, il più basso dei quali accessibile con automezzi. Oltre ai livelli "zero" e "quarto" erano presenti i livelli San Giuseppe "primo", quello intermedio San Giorgio "secondo" e quello superiore San Giovanni "terzo". Per la coltivazione venne adottato il metodo sub level stoping con buoni risultati. La Geologia e le mineralizzazioni Dal punto di vista geologico l'area in oggetto è rappresentata quasi totalmente da rocce del paleozoico antico, ovvero Cambrico, Siluriano inferiore. Il calcare cambrico è diffusamente presente nella zona; proprio questi calcari sono attraversati dalla famosa grotta di San Giovanni, lunga 700 metri, che fu scavata per azione carsica dalle acque dell'omonimo rio. I calcari ceroidi cambrici, fortemente piegati e fagliati sormontano le altre litologie paleozoiche affioranti, cioè: i calcescisti e argilloscisti cambrici, puddinghe arenarie e scisti ordoviciani. La mineralizzazione fluoritica di Is Murvonis aveva giacitura filoniana ed era insediata in una serie di spaccature parallele del calcare ceroide cambrico; furono individuati circa 5 filoni mineralizzati, ma solo uno di essi presentava una potenza maggiore e costante. I minerali che costituivano i filoni erano essenzialmente, fluorite, calcite e quarzo. La fluorite di Is Murvonis spesso si presentava di colore verde ed azzurro a causa delle impurità cristalline (Rame). La genesi del giacimento mineralizzato a calcite-fluorite-barite (rara a Is Murvonis) è ascrivibile a più cicli mineralizzanti idrotermali (più precisamente epitermali) legati al magmatismo ercinico. Questa pagina è stata realizzata grazie al prezioso aiuto del Sig. Roberto Camedda (archeominer.domus@tiscali.it). I minerali di Is Murvonis Argento nativo, Auricalcite, Azzurrite, Barite, Bornite, Brochantite, Calcite, Calcopirite, Carbonato-cianotrichite, Connellite, Covellite, Crisocolla, Emimorfite, Galena, Gesso, Goethite, Malachite, Mimetite, Fluorite, Linarite, Partzite, Pirite, Quarzo, Sabellite, Smithsonite, Theisite e Tetraedrite. Bibliografia URAS IVO "Notizie sul Giacimento fluoritico di Is Murvonis in territorio di Domusnovas", Associazione mineraria Sarda, 1958. STARA P., RIZZO R., TANCA G.A. "Iglesiente - Arburese, Miniere e Minerali" - Edizione associazione e gruppi mineralogici italiani. FADDA ANTONIO FRANCO"Sardegna, Guida ai tesori nascosti" - Ed. Coedisar, Cagliari 1994. Carta Geologica 1:25.000 Capo Pecora-Guspini, Foglio 224-225. Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997. Questa pagina ? stata visitata 65572 volte |
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