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La miniera di Palmavexi è ubicata ad Ovest di Domusnovas ed è facilmente raggiungibile dalla strada statale 130. Dell'antica miniera rimagono ancora in piedi, gli imbocchi di gallerie e le discariche oltre che alcuni ruderi minerari tra cui: il forno di calcinazione e la ex direzione della miniera (ora di proprietà privata). La Storia Ubicate alle falde orientali del monte San Michele in tutta l'area si susseguirono diversi permessi di ricerca. Già nel 1870 la Società Marganai Mining and Forest Company effettuò in località Coluru (poi diventata Palmavexi) degli scavi minerari. Nel 1894 la Ditta Melis - Leo dichiarò scoperto il giacimento. La miniera venne concessa ai fratelli Melis-Camboni di Iglesias nel 1897. Nel 1898 la miniera passò alla Soc. des Mines du Riu Ollastu, fino al 1905 quando subentrò la Soc. Monteponi per ricercare piombo e zinco; nel cantiere "Coloru" era presente una mineralizzazione con vene di galena poco argentifera e filetti di calamina ferruginosa in ganga calcarea, quarzosa, baritica e argillosa. Nel cantiere "Fossa Arrubia" si coltivava calamina in ammassi. Le mineralizzazione si trovavano all'interno dei calcari del metallifero del Cambriano medio. Nel 1961 sotto la direzione della Soc. Monteponi venne richiesto un unico permesso di ricerca che comprendeva quelli di Palmavexi, San Michele e Corovau e prese il nome di "San Michele". Nonostanti l'impegno i risultati di queste ricerche si dimostrarono comunque modesti. Dopo la rinuncia della Soc. Monteponi-Montevecchio la miniera passò alla SOGERSA nel 1971. La Mineralizzazione Le mineralizzazioni di genesi idrotermale sono ubicate all'interno dei calcari e delle dolomie del Cambriano, spesso a contatto con i calcescisti. Questo anche perchè le rocce carbonatiche hanno permesso il passaggio delle soluzioni mineralizzanti ad alta termalità; l'alta temperatura delle soluzioni mineralizzanti, alimentata dai graniti dell'Oridda ha permesso di sciogliere i carbonati di calcio e magnesio e di rideporre i solfuri. Nell'area di Palmavexi erano presenti almeno 4 fascie mineralizzate che si estendevano fino a punta San Michele. I minerali di Palmavexi Barite, Emimorfite, Galena argentifera e Tetraedrite. Questa pagina è stata realizzata grazie al prezioso aiuto del Sig. Roberto Camedda (archeominer.domus@tiscali.it). Bibliografia Archivio EMSA-Progemisa. STARA P., RIZZO R., TANCA G.A. "Iglesiente - Arburese, Miniere e Minerali, Vol 1" - Edizione associazione e gruppi mineralogici italiani. FADDA ANTONIO FRANCO"Sardegna, Guida ai tesori nascosti" - Ed. Coedisar, Cagliari 1994. Carta Geologica 1:25.000 Capo Pecora-Guspini, Foglio 224-225. Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997. Questa pagina ? stata visitata 64246 volte |
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